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Il sindaco di Udine chiede il rinvio di Italia-Israele, il Viminale: “Si può giocare”

Felice-De-Toni

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UDINE. “Ho 70 anni e non ricordo nulla di simile a quel che sta accadendo a Gaza, io credo che sia opportuno attendere momenti migliori”. Queste le parole del sindaco di Udine, Felice De Toni, in un’intervista rilasciata al Messaggero Veneto ieri mattina in merito alla partita di calcio Italia-Israele, in programma il 14 ottobre. È stata lanciata anche una petizione (“Stop the Game”) per l’annullamento della gara. 

Dal Viminale, però, fanno sapere che la partita al Bluenergy Stadium si può giocare regolarmente. Secondo le fonti del ministero dell’Interno contattate dall’Ansa non ci sarebbe in programma nessuno stop per il match. 

Sulla vicenda si è espresso anche il ct della Nazionale Gennaro Gattuso: "Sono un uomo di pace, mi auguro che la pace ci sia in tutto il mondo, fa male al cuore vedere civili e bambini che lasciano la vita; dopo però facciamo un altro mestiere, il presidente Gravina si sta dando da fare per trovare soluzioni per riuscire a fare la gara a Udine con Israele in modo perfetto”, ha detto durante la prima conferenza a Coverciano. "Israele è nel nostro girone, ci dobbiamo giocare, purtroppo c'è una guerra in atto e questo fa male", ha aggiunto.