ROMA. L'arresto di Pavel Durov, fondatore e Ceo di Telegram, provocherebbe "una reazione a catena che rischia di investire la Russia a livello istituzionale e militare". Lo riporta AdnKronos. Durov è stato arrestato a Parigi con l'accusa di non aver moderato sul suo social Telegram, che, con le sue conversazioni criptate, diventa ambiente favorevole ad attività illecite, dal riciclaggio di denaro al traffico di droga.
Come testimonia il canale Baza, in Russia Telegram è diventato un canale di comunicazione fondamentale ad ogni livello, anche militarmente, nella guerra contro l'Ucraina. E a Mosca e dintorni sarebbe già partito l'ordine di "cancellare le conversazioni", indirizzato ai funzionari dell'amministrazione presidenziale, del governo e delle agenzie che si occupano di sicurezza.