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Caos rimborsi nel Movimento cinque stelle: all'appello manca un milione e mezzo di euro

Luigi-Di-Maio-preoccupatoROMA. È salito in pochi giorni da 226 mila euro a 1,4 milioni il buco dei rimborsi volontari dei Cinque stelle. Tra la cifra fornita dal Movimento sul sito tirendiconto.it e quanto risulta nel fondo di garanzia del Ministero dello sviluppo economico il gap inizialmente calcolato cresce di giorno in giorno: il totale esatto dei bonifici effettuati da deputati e senatori pentastellati - al netto dei 600 mila euro degli europarlamentari, dei 530 mila euro dei consiglieri regionali e dei contributi di alcuni altri esponenti nel frattempo fuoriusciti, tutte cifre attualmente nel computo del Mise - sfonda quota un milione di euro.

I parlamentari M5S sostengono di aver versato volontariamente al Fondo per le piccole imprese 23.418.354 euro, ma il calcolo del ministero si ferma a quota 23.192.331. Alla base della questione potrebbero esserci degli errori di conteggio da parte dei parlamentari del Movimento, anche se si fa sempre più probabile l'ipotesi che dodici parlamentari pentastellati - e non più le sole "mele marce" Carlo Martelli e Andrea Cecconi - possano aver truccato i bonifici cancellandoli nelle ventiquattro ore successive alla effettuazione (documantata con tanto di ricevuta): in questo secondo caso si configurerebbe l'ipotesi di falsificazione ideologica in atti pubblici. A due giorni dal servizio che Le Iene hanno dedicato alla questione sollevando il caso rimborsi cade intanto la prima testa con l'autosospensione del senatore Maurizio Buccarella.