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Esame di Maturità al via il 21 giugno: ecco come cambia

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ROMA. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza che definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Maturità per l’anno scolastico 2022/2023. La sessione dell’esame di Stato avrà inizio il giorno 21 giugno 2023 alle ore 8.30, con la prima prova scritta.

"L’esame di Stato torna così alla normalità - si legge in una nota del Ministero - Gli effetti della pandemia di Covid hanno comportato la necessità di modificare le modalità di svolgimento delle prove negli ultimi anni. Ora a fare ancora eccezione saranno i Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), che non sono requisito di ammissione all’esame ma potranno essere oggetto del colloquio, se svolti.Le prove Invalsi (che non concorrono alla valutazione) sono invece requisito per l’ammissione".

Le novità. Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento.

Tra le novità c'è l’introduzione della seconda prova scritta per gli istitutio professionali di nuovo ordinamento. Si tratterà di un’unica prova che non verterà su discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante il percorso di studi. Nel dettaglio, le commissioni declineranno le indicazioni ministeriali sulla base del percorso formativo effettivamente svolto e dei programmi degli istituti.

Nel colloquio, che prenderà avvio da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla commissione, verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina.

Per le studentesse e gli studenti con disabilità, in particolare il Ministero segnala che la commissione d'esame può deliberare (tenuto conto della gravità della disabilità) lo svolgimento di prove equivalenti in un numero maggiore di giorni, oltre all’assegnazione di tempi più lunghi.