Italia e mondo

Bassetti: "Uso spropositato di antibiotici in carne e pesce che mangiamo"

 

 

GENOVA. Un "uso spropositato" di antibiotici negli allevamenti, e quindi nella carne e nel pesce che finiscono nei nostri piatti. È quanto sottolinea all'AdnKronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, in occasione della Settimana mondiale contro l'antimicrobico-resistenza.

Questo uso - dice Bassetti - rischia di aggravare l'emergenza dei super batteri resistenti ai farmaci. "Anche se in Italia si sta facendo uno sforzo enorme per usare bene gli antibiotici", commenta l'infettivologo, "se poi proviene dall'estero il 70% della carne consumata nel nostro Paese per quanto riguarda ovini e caprini, il 40-50% per i bovini e il 35-40% per i suini, evidentemente il problema rimane e va affrontato a livello globale". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, in occasione della Settimana mondiale contro l'antimicrobico-resistenza e alla luce delle polemiche scoppiate negli Usa dove diverse catene sono sotto accusa per l'impiego eccessivo di antibiotici da parte degli allevatori dai quali si riforniscono". 

"Non parliamo della 'fattoria' dei pesci", continua Bassetti, "In certa industria ittica c'è un uso mostruoso di antibiotici, assolutamente poco controllato. Per il salmone o anche in altri allevamenti l'utilizzo è impressionante, quasi 10 volte maggiore di quello che si osserva ad esempio per i maiali. Anche per far crescere i gamberi si usano quantità enormi di antibiotici".