PRATO. "Non so se il pm ha figli...". Sono queste le parole della madre di Luana D'Orazio, la ragazza di 22 anni rimasta uccisa a Prato nel maggio 2021 mentre lavorava in una ditta tessile di Montemurlo, dopo la decisione da parte del pm di concedere il patteggiamento a due dei tre imputati, tutti accusati di omicidio colposo e rimozione dolosa di cautele antinfortunistiche.
I titolari della ditta dove è avvenuto l'incidente mortale, Luana Coppini e Daniele Faggi, hanno infatti patteggiato rispettivamente due anni e un anno e mezzo di reclusione. Per entrambi è scattata la sospensione condizionale della pena, e quindi non andranno in carcere.
Ora al giudice spetterà la decisione di rinviare a giudizio il terzo imputato nel procedimento Mario Cusimano, manutentore della ditta tessile.