MOSCA. Nuova trasferta "embedded" per Massimo Giletti, in diretta con la sua "Non è l'Arena" su La7. E la polemica è immancabile. A sollevarla questa volta è Alessandro Sallusti, direttore di Libero. Giletti è collegato da Mosca per parlare della guerra in Ucraina. Con lui ci sono due putiniani. E sullo sfondo il palazzo del Cremlino. 

Sallusti ascolta gli interventi. Poi sbotta: "Massimo, mi dispiace. Ma quello che hai alle spalle è il palazzo dove sono state decise le peggiori atrocità del secolo scorso e di questo. Quello è un palazzo di merda e tu devi dirlo. Pensavo", aggiunge, "che avresti fatto parlare il popolo russo, andando a Mosca. O che avrebbe parlato un ministro, o Putin. Mi ritrovo quei due coglioni che hai accanto. Questa è la peggiore propaganda". 

Poi la decisione di abbandonare la trasmissione: "Rinuncio al compenso", ha aggiunto il giornalista, "ma a questa sceneggiata non voglio più partecipare".