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Nuove sanzioni contro Russia, Zelensky: "Non sono abbastanza", almeno 1.563 civili morti

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KIEV. Le nuove sanzioni occidentali - da Usa, Ue e Gran Bretagna - contro Mosca "non sono abbastanza". Così il presidente ucraino, Zelensky, che insiste sul fatto che le misure non sono proporzionate alle atro atrocità commesse a Bucha, e che sarebbero in corso a Mariupol, dove secondo il sindaco Boychenko è stato distrutto il 90% della città e almeno il 40% "non è recuperabile".
Per Zelensky bisogna escludere completamente le banche russe dal sistema finanziario internazionale. Inoltre, occorre "insistere per l'embargo sull'esportazione del petrolio russo".

Intanto la guerra arriva al suo 43esimo giorno. Il conflitto continua in particolare nella zona est dell’Ucraina.

Il governo invita invita i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv ad evacuare. Secondo alcune fonti a Mariupol i soldati russi starebbero utilizzando crematori mobili per bruciare i corpi dei civili uccisi. 

L'Onu fa sapere che sono almeno 1.563 - e 130 bambini - le vittime civili dall'inizio dell'invasione.