FIRENZE. "Che muoiano i bambini. Non mi importa che i bambini si sentano male. Io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti". Intercettazioni shock nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Dda di Firenze e dei carabinieri forestali sul traffico di rifiuti in Toscana che questa mattina ha portato all'arresto di sei persone. Oltre 200 mila le tonnellate di rifiuti provenienti da tutta Italia smaltiti illecitamente e spediti in discarica. Discariche che in alcuni casi si trovavano vicino a istituti scolastici dove i bambini avevano manifestato disturbi.
Due le aziende sequestrate, entrambe con sede a Livorno: la Lonzi srl e la Rari srl. Ai domiciliari sono finite sei persone, mentre misure interdittive sono state predisposte a carico di imprenditori e collaboratori accusati di associazione a delinquere, traffico di rifiuti e truffa nei confronti della Regione Toscana. Un giro d'affari da 26 milioni di euro che è costato all'ente regionale circa 4 milioni e mezzo di euro nel biennio 2015-2016.