MARIUPOL.  "Finché non sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell'area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili". Così Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, sul bombardamento del Teatro di Mariupol. L'organizzazione precisa di non aver potuto contattare telefonicamente nessuno a Mariupol "per determinare se i civili avessero lasciato il teatro prima dell'attacco". Foto e testimonianze precedenti mostrano la presenza di persone in abiti civili, spiegano.

Intanto l'azienda statunitense di satelliti Maxar Technologies ha distribuito delle immagini satellitari che mostrano come nel cortile del teatro  fosse stata dipinta la scritta "bambini". L'azienda ha annunciato la distribuzione di nuove immagini, non appena queste saranno disponibili.

I russi dal canto loro sostengono, come nel caso dell'ospedale pediatrico, che la struttura fosse stata trasformata in posto di comando logistico del battaglione Azov, ma nel contempo fanno sapere che nessun loro raid avrebbe colpito il teatro.