KIEV. Nessuna tregua, continuano gli attacchi dei russi in Ucraina. Oggi è il sedicesimo giorno di guerra e i militari di Mosca hanno iniziato a colpire anche alcune città a Ovest del Paese. Dnipro è sotto attacco missilistico e sono state avvertite esplosioni anche a Lutsk.
Colpita anche Ivano Frankivsk. I due attacchi sono stati confermati da Mosca. Colpiti a Dnipro un asilo nido e un condominio: un morto.
Il sindaco di Lutsk ha riferito che obiettivo dell'attacco è stato un aeroporto, e ci sono notizie che sia stata colpita anche una fabbrica per riparazioni di aerei da combattimento.
Intanto sul fronte diplomatico si registra l'ennesimo flop: non è stato raggiunto nessun accordo nell’incontro tra i ministri degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e quello ucraino, Dmytro Kuleba.
A Mariupol sarebbero stati rimossi oltre mille corpi e secondo la ministra per la reintegrazione dei territori occupati Irina Vereshchuk, "è in corso una catastrofe umanitaria" e la città è "senza sosta sotto il fuoco nemico".
Secondo Kiev "le forze russe hanno ucciso più civili che militari ucraini".
Intanto nella serata di ieri "i russi hanno bombardato un istituto di ricerca nucleare a Kharkiv provocando un incendio", lo ha fatto sapere Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino.
Nel frattempo il presidente ucraino Zelensky respinge le accuse russe di sviluppare armi chimiche: "Sono presidente di un paese corretto, una nazione degna, e padre di due bambini. Nella mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa", ha affermato in un video, e "se la Russia farà qualcosa del genere contro di noi, riceverà le sanzioni più severe".
Mosca ha riferito di avere documenti che mostrano componenti di armi biologiche realizzati in laboratori ucraini con il finanziamento della Difesa Usa.