NAPOLI. Svolta nell'indagine sulla tragedia di Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove un bimbo di due anni e mezzo è morto annegato nella tarda serata del 2 gennaio. Ha confessato l'omicidio la mamma del bimbo, che aveva minacciato di suicidarsi ed era stata tratta in salvo dalle forze dell’ordine. La donna, 40 anni, avrebbe sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che soffrisse di ritardi mentali.
Ora è accusata di omicidio volontario, sulla base delle indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa ed è stata portata nella caserma dei Carabinieri per l'interrogatorio, alla presenza del difensore di fiducia, dal pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata che, al termine dell’interrogatorio, ha emesso un decreto di fermo nei suoi confronti.