ROMA. "Un giorno, quando decidere fino in fondo della propria vita sarà considerato normale per tutti, ci ricorderemo che per ottenere quella estrema libertà qualcuno è dovuto andare davanti a un giudice a rispondere di istigazione al suicidio". Nel giorno in cui il suo romanzo più famoso, "Accabadora", debutta in prima nazionale al teatro Quarticciolo di Roma, Michela Murgia ringrazia il leader dei Radicali Marco Cappato per il suo impegno nella lotta al riconoscimento del diritto all'eutanasia. Una lotta per la quale Cappato - "gigante in mezzo ai nani della nostra politica" - rischia ora 12 anni di carcere per aver aiutato dj Fabo a ottenere in Svizzera il suicidio assistito nel febbraio scorso.
“Accabadora” a teatro a Roma, Michela Murgia: “Decidere la propria morte è libertà”
- Redazione