MILANO. La tensione e la carica, con annesse manganellate, ci sono state. A prendere le botte più violente è stata una coppia di giovani. Pelle scura ma accento marcatamente lombardo. A darle, i carabinieri. Queste le uniche certezze, perché su quanto successo lunedì a Milano, davanti a un Mc Donald's di piazza IV maggio, le versioni sono così contrastanti che una delle due non può essere vera. O, forse, la verità sta nel mezzo.
Dall'Arma fanno sapere di essere intervenuti a seguito della segnalazione di schiamazzi e di un assembramento e che, mentre si trovavano sul posto, i militari sono stato bersagliati da un lancio di bottiglie. Nello stesso posto era stata segnalata una rissa. Da qui la decisione di intervenire con una carica di alleggerimento. Nei video diffusi sui social però si vede che a subire sono una ragazza e un ragazzo, che successivamente - lei in lacrime - dicono: "Ma siete pazzi? Pestate la gente senza motivo? Potremmo essere vostri figli".
Dall'altra c'è il racconto su Instagram di una ragazza presente, che ha assistito a tutta la scena. Anche lei, pelle scura ma italianissima nei modi e nell'accento, marcato: "Eravamo legittimamente seduti ai tavoli del McDonald's a fare colazione quando una pattuglia si è fermata per un ragazzo che suonava il campanello del monopattino - spiega - I carabinieri hanno minacciato il ragazzo del campanello di arresto, e così i ragazzi presenti si sono messi a fare rap davanti ai militari in segno di contestazione. Da lì è degenerato tutto quanto. Due ragazzi hanno preso una manganellata in testa seguita da cariche e calci, mentre un altro ragazzo è stato aggredito e tratto in arresto senza che ci venisse data alcuna motivazione".
E aggiunge accuse di razzismo: "Inutile che l’italia si dichiari innocente davanti alle accuse di abuso di potere da parte della polizia per ragioni di discriminazioni razziale, quando se sto seduta a fare colazione al Mc Donald’s a Milano posso rischiare di farmi rompere la testa da un manganello, solo perché un poliziotto, svegliatosi con il piede sbagliato, vuole sfogarsi sulla prima nera che vede per strada". La chiusa è meno diplomatica: "Acab". Significa: all cops are bastards.
Il Nuovo sindacato dei carabinieri, con una nota, la vede diversamente: "Dopo l’intervento dei militari in tenuta antisommossa finalizzato a disperdere l’assembramento, la reazione dei giovani presenti nella piazza si è concretizzata, anche in questo caso come in molti altri accaduti nei giorni scorsi, con una reazione spropositata e il lancio di bottiglie di vetro verso i militari da parte di un folto gruppo di giovani insofferenti ai controlli - è la ricostruzione -. Sebbene nell’occasione molti giovani siano stati identificati e quindi deferiti o contravvenzionati per le violazioni da ciascuno commesse, i militari si sono visti esposti a grave rischio della propria incolumità senza poter intervenire con strumenti idonei per l’occasione, come il taser, e regole di ingaggio più favorevoli".
- Enrico Fresu