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Soldi ai partiti e rischio naufragio finanziario: inchiesta della Procura su Moby

 

MILANO. Per domani è atteso il verdetto: si saprà se la Cin-Tirrenia andrà o no verso il naufragio, a seconda dell'esito delle interlocuzioni con i commissari sul debito di 180 milioni con lo Stato. Intanto le acque per la compagnia si fanno sempre più agitate. La Procura della repubblica di Milano indaga sulle elargizioni della compagnia nei confronti dei partiti: sotto la lente dei magistrato meneghini ci sono i fondi destinati  da Moby a Beppe Grillo srl, Casaleggio Associati, fondazione Change di Giovanni Toti, fondazione Open di Matteo Renzi, Fratelli d'Italia e anche Pd.

 

Le operazioni finanziarie sono contenute nelle carte del concordato preventivo proposto dalla compagnia. Si parla di 120 mila euro annui per due anni versati a Beppe Grillo srl, che gestisce il blog del fondatore dei Cinque Stelle. Mmotivo: pubblicità. Poi di 600 mila euro annui per due anni a Casaleggio e Associati per un contratto - risolto nel marzo 2020 - per "sensibilizzare le istituzioni sul tema dei marittimi". Agli atti risultano anche 200mila euro alla fondazione Open, 100 a Change, 80 mila al Pd, 10 mila a Fratelli d'Italia. 

I creditori domani potrebbero ottenere il fallimento della flotta di Vincenzo Onorato. E tra le spese che potrebbero apparire poco legate all'attività ordinari di una compagnia di navigazione ci sono  l'acquisto di una sede da sette milioni di euro in piazza San Babila a Milano. O, ancora,  i ricchi  emolumenti verso i membri del management della famiglia Onorato. E ci sono anche tre milioni per il noleggio di un jet e quattro per l'acquisto di una villa di rappresentanza in Costa Smeralda.