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Tragedia di Rigopiano, sei gli indagati dalla procura di Pescara per la valanga sull'hotel

Rigopiano

PESCARA. Chiusa la prima tranche delle indagini sono sei, tra amministratori e funzionari, le persone messe sotto inchiesta dalla la procura della Repubblica di Pescara. A più di tre mesi da quel terribile 18 gennaio in cui una valanga staccatasi dal Monte Siella travolse l’hotel di Rigopiano provocando 29 morti tra i 40 ospiti della struttura, il primo filone dell’inchiesta condotta dalla procura pescarese dà i suoi primi esiti. Sei i nomi finiti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose: il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, il dirigente delegato alle Opere pubbliche Paolo D’Incecco, il responsabile della Viabilità provinciale Mauro di Blasio, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, il geometra comunale Enrico Colangeli e il direttore dell’albergo Bruno De Tommaso, sul quale pende anche l’accusa di “rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”. Avvisi a comparire già notificati agli indagati, che verranno interrogati a stretto giro dai pm Cristina Tedeschini e Andrea Papalia.