Italia e mondo

Invasione di sticker contro insulti razzisti: battaglia social sull'immigrazione Algeria-Sardegna

CAGLIARI. Centinaia di giovani algerini sbarcati in Sardegna in 48 ore. E migliaia di sticker pubblicati su Facebook, per solidarietà con i migranti che battono la rotta clandestina dall'Algeria: la pagina "Haraga Dz", che pubblica video, foto e notizie sui giovani nordafricani che tentano la traversata verso l'Isola, risponde così all'attenzione mediatica che si è moltiplicata in questi ultimi giorni sulle sue attività.

Adesivi virtuali  di cagnolini che abbracciano cuori,  personaggi su barchette di carta, mani che salutano: la risposta social è arrivata dopo l'appello dell'amministratore della pagina, che avvertiva le migliaia di utenti: "Gli italiani si sono accorti di questa pagina, per favore mettete i commenti qui". E che l'attenzione sia diventata alta anche da questa parte del canale di Sardegna è dimostrato anche dal fatto che tra i commenti in arabo si moltiplicano quelli in italiano: insulti, per lo più. Che non risparmiano Maometto.  Il tenore è "Statevene a casa". 

Oppure: "Cibo per gli squali", quando viene pubblicato il video di un barchino in avaria a trenta chilometri dalle coste sarde. 

Mentre vengono pubblicate anche foto dal centro di accoglienza di Monastir, dove gli stranieri vengono rinchiusi per un breve periodo e poi rilasciati: per la maggior parte bazzicano soprattutto il quartiere della Marina.