UBERLANDIA. "Non può essere, non mi ero mai accordo di nulla. Del resto se sono venuto in Brasile è solo perché volevo imparare a ballare il samba". Ironico, amaro e tagliente il commento del cagliaritano Gianni Fresu, titolare dal febbraio 2016 della cattedra di Filosofia politica alla Universidade Federal de Uberlandia, in Brasile.
Il professore si riferisce alla notizia della maxi inchiesta per corruzione nella gestione sporca di docenze e concorsi, condotta dalla Procura di Firenze, che ha portato all'arresto di sette baroni nelle più importanti Università italiane e all'iscrizione nel registro degli indagati di altri ventidue. Tra loro anche un prof sassarese, Valerio Ficari, supplente a Tor Vergata. Fresu, che ha lavorato anche nell'ateneo di Cagliari, la butta sullo scherzo. Ma neanche tanto.