ROMA. Luca Palamara è stato giudicato "colpevole" dai colleghi dell'Anm, con una sola astensione, ed è stato espulso dal sindacato dei giudici, che aveva guidato fino al 2012.  L'ex pm di Roma è imputato di corruzione a Perugia per il  "mercato" delle nomine degli uffici direttivi.  Aveva  chiesto di essere ascoltato dopo la pronuncia dei probiviri del sindacato dei giudici, ma i colleghi hanno detto di no perché avrebbero dovuto essere gli stessi probiviri che lo hanno giudicato, e non il Comitato direttivo centrale, ad ascoltarlo.  

“Mi è stato negato il diritto di parola e di difesa, nemmeno l’inquisizione”, ha detto parlando con l’AdnKronos. “Non farò il capro espiatorio di un sistema”, ha continuato, sottolineando di non aver agito da solo. È la prima volta che un provvedimento così drastico viene assunto nei confronti di un ex presidente dell’Anm.