ROMA. Uno stage retribuito per sei mesi, a Roma, che fa gola a tanti giovani alla ricerca di un impiego. L'annuncio è della Lega antivivisezione italiana: la proposta di lavoro, all'apparenza, è come tante altre. Si richiede la laurea, una buona conoscenza dell'inglese, capacità di organizzazione del lavoro e flessibilità. Fin qui tutto bene. Ma tra le ultime voci dei requisiti richiesti si legge: "Costituisce titolo preferenziale la scelta vegana". Insomma, per essere assunto come stagista nell'Ufficio rapporti istituzionali di una tra le prime 20 onlus in Italia per la scelta del 5 per mille, non basta essere laureati: bisogna essere anche vegani. Cioè avere una alimentazione che escluda ogni prodotto animale, latte, formaggi e uova. Un requisito, che, per tanti giovani, è insormontabile.
Così, dopo le polemiche, il presidente della Lega antivivisezione, Gianluca Felicetti, si difende da chi lo accusa di "discriminazione": "Non vedo proprio nessuna offesa ai diritti dei lavoratori, piuttosto il nostro annuncio rispetta in pieno la nostra filosofia del rispetto globale dei diritti degli animali".