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Conte candidato al Senato in Sardegna: l'ipotesi che "scuote" la politica

Giuseppe-Conte

 

 

ROMA. Giuseppe Conte candidato al Senato in Sardegna. Un'ipotesi, per ora. Ma c'è. Almeno secondo lo scenario tracciato da Repubblica oggi in edicola: la mossa servirebbe a rafforzare la posizione del premier e ad avviare il laboratorio di una nuova componente giallorossa tra Pd e M5s ora solo di governo, ma nella sostanza inesistente. 

La data ultima è quella dell'8 novembre, entro la quale in Sardegna devono essere convocate le elezioni suppletive per l'individuazione di chi deve prendere il posto della senatrice sarda del M5s Vittoria Bogo Deledda, scomparsa a marzo all'età di 53 anni. E da quel seggio di Palazzo Madama rimasto purtroppo libero, secondo il quotidiano,  passano equilibri che determinano le alleanze di governo.

"Una candidatura in Parlamento" per Conte, è spiegato, "sarebbe in parte una sorta di “ paracadute”. Ma potrebbe diventare un’arma per blindare l’esecutivo e la sua posizione. In particolare se la corsa senatoriale venisse interpretata come il primo esperimento di una nuova coalizione elettorale. Conte, insomma, potrebbe essere a livello nazionale il primo candidato “giallorosso”. Una sorta di laboratorio della fusione Pd-M5S. Nel caso specifico, diventerebbe anche il fulcro della prossima campagna elettorale per le regionali. Perché con ogni probabilità quel voto verrà associato all’election day già previsto dal governo per amministrative e referendum costituzionale. Si tratterebbe dunque di una vera e propria “officina” per la nuova alleanza. E inevitabilmente il vivaio della leadership". 

Fantapolitica? Non tanto. Perché a quanto pare nelle stanze romane si stanno già facendo sentire le prime resistenze.