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Secondo l'autopsia "Floyd non è morto per asfissia": tensioni davanti alla Casa Bianca

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MINNEAPOLIS. "Non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento". Questo si legge nell'autopsia effettuata su George Floyd, l'afroamericano morto a Minneapolis dopo che un agente bianco gli ha tenuto un ginocchio sul collo per 9 minuti.
"Gli effetti combinati dell'essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse (coronaropatia e ipertensione,ndr) e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte", dice il referto medico. La famiglia di Floyd ha annunciato di volere una autopsia indipendente. 

Intanto non si placano le proteste. I manifestanti hanno assediato anche la Casa Bianca, che è stata costretta al lockdown.
Duri scontri ad Atlanta e Brooklin, con molte auto della polizia distrutte. A Minneapolis violato il coprifuoco e a Los Angeles è stata bloccata una superstrada e vsono state andalizzate le auto della polizia. Un ragazzo di 19 anni è morto a Detroit vicino a un grande raduno di manifestanti a Cadillac Square. Secondo la polizia, che ha avviato le indagini, un uomo a bordo di un'auto ha sparato contro la folla colpendo il giovane e poi si è dileguato. Il 19enne è stato trasportato in ospedale, ma per lui non c'è stato nulla da fare. Altre 40 persone sono state arrestate.