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In Lombardia controllo della temperatura obbligatorio anche per un caffè

Termoscanner

MILANO.  In Lombardia è obbligatoria la misurazione della temperatura corporea anche per prendere un caffè. Lo stabilisce l'ordinanza della Regione emanata domenica per la gestione della nuova Fase 2 che ha dato il via libera alla riapertura di ristoranti, locali e bar.  Nel documento si legge che "in caso di accesso ad attività di ristorazione con consumo sul posto, la rilevazione della temperatura corporea dei clienti è obbligatoria". Il dubbio era? Vale solo per i ristoranti? La risposta è arrivata con una risposta alle Faq. Dal Pirellone hanno fatto sapere che "l’accesso al pubblico esercizio comporti il consumo al tavolo di alimenti e/o bevande, a prescindere da cosa si consuma o alla specifica tipologia di esercizio di somministrazione". 

Dunque, controllo obbligatorio anche per un semplice caffè al tavolo: "Se tale temperatura dovesse risultare superiore a 37,5 gradi, non sarà consentito l’accesso al pubblico esercizio e l’interessato sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante".

Ma scoppia la polemica. Perché per rispettare la direttiva risulta necessario l'acquisto del termoscanner da parte di tutti i titolari delle attività interessate.  Costano tra i 70 e i 120 euro e i controlli in dogana ne hanno bloccato il mercato.