TRENTO. Il parassita che ha infettato la piccola Sofia Zago, morta di malaria nel reparto di pediatria di Trento (QUI LA NOTIZIA), è lo stesso che aveva fatto ammalare due bambini, contagiati in Burkina Faso e ricoverati nello stesso reparto della bambina, da alcuni giorni. A confermarlo è la direttrice dell'unità operativa di pediatria dell'ospedale, Nunzia Di Palma, che ha però preciso che “è ancora da appurare se il ceppo del parassita sia o meno lo stesso”. Nel caso in cui, però, dalle analisi, emergesse che il ceppo del “Plasmodium Falciparum” che ha provocato la morte dei due bambini ricoverati fosse lo stesso che aveva la piccola Sofia, allora non ci sarebbero dovuti: si tratterebbe di un contagio avvenuto in ospedale.
In attesa dei risultati delle analisi, di cui si sta occupando l'Istituto superiore di sanità, la Procura di Trento ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti: l'obiettivo è quello di ricostruire le tappe cliniche che hanno portato alla morte di Sofia, per capire se siano stati seguiti i protocolli prescritti per le cure. Aperta un'inchiesta anche dalla procura di Brescia: giovedì sarà eseguita l'autopsia della bambina all'Istituto di medicina legale di Verona.