NEW YORK. L'amministrazione Trump ha abrogato il piano “Dreamers”. Lo aveva promesso ai suoi elettori e oggi il capo della Casa Bianca ha stracciato l'American Dream di 800 mila giovani. Era il “Sogno Americano”, una riforma che Obama aveva voluto nel 2012 per proteggere i giovani portati illegalmente dai genitori nel Paese quando erano bambini, concedendogli il permesso di lavorare e studiare in America. A dare l'annuncio dell'abrogazione il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, che ha confermato quella che ormai era una promessa destinata a concretizzarsi: “Era un provvedimento incostituzionale”, ha dichiarato.
La riforma di Barack Obama (anche detta “Daca”, da Deferred Action for Childhood Arrivals) aveva aiutato la regolarizzazione di tanti giovani senza permesso di residenza e ora, con la decisione di Trump di abrogarla, le proteste si fanno sempre più calde. Così il capo della Casa Bianca risponde alle accuse: “Non sono favorevole a punire bambini, la maggior parte dei quali adesso sono adulti, per le azioni dei loro genitori. Ma dobbiamo anche riconoscere che siamo un Paese di opportunità perché siamo un Paese di leggi”. Il ministro della Giustizia ha aggiunto che coloro che beneficiano del programma conserveranno il loro status fino a marzo del 2018, termine entro il quale il Congresso dovrà legiferare sul tema. Ora il Congresso ha sei mesi di tempo per trovare una soluzione per le 800 mila persone coinvolte.