PARMA. Una violenta lite scoppiata alla fermata, poi sfociata in pochi minuti in aggressione con calci e pugni ai danni di un autista dei bus. È successo a Parma la sera del 29 agosto, quando un gruppo di ragazzi africani, secondo quando riferito inizialmente dall’autista della Tep (la società del trasporto pubblico di Parma), avrebbe intralciato la sosta del mezzo pubblico nella pensilina di arrivo: alla richiesta dell’uomo di spostarsi dalla strada, sarebbe quindi esplosa la polemica che ha portato uno dei ragazzi a scagliarsi con violenza contro l’autista, finito al pronto soccorso con una prognosi di sette giorni. I video sono diventati virali sul web e in tanti hanno subito puntato il dito contro gli immigrati protagonisti dello scontro, nonostante la Tep avesse avviato un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità dell’autista. Ma la verità raccontata dai giovani senegalesi è un’altra.
“Voleva investire il mio amico, poi si è messo a ridere”, ha riferito ai militari uno dei ragazzi. “Noi veniamo qua tutti i giorni e spesso gli autisti non ci vogliono far salire anche se il biglietto ce l’abbiamo. Ieri quando è arrivato il bus non ha rallentato anche se uno era in mezzo alla strada: l’autista l’ha visto e ha accelerato, l’abbiamo tirato via quando lo stava per beccare” - racconta - “Poi l’autista si è messo a ridere e non ha nemmeno chiesto scusa, si è messo a fare video per far vedere che aveva ragione. Quando si sono aperte le porte lui ha iniziato per primo a dare calci”. Una versione che andrebbe quindi a capovolgere la dinamica dei fatti raccontata invece dall’autista. Sulla vicenda indagano i Carabinieri di Parma.
Ecco il video del racconto di uno dei ragazzi