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Raid Usa all'aeroporto di Bagdad, ucciso il generale iraniano Soleimani

BAGDAD. Un raid statunitense sull'aeroporto di Bagdad ha ucciso il generale Qassem Soleimani, responsabile delle operazioni coperte di Teheran e uomo chiave del regime degli ayatollah.L'ordine di colpire è arrivato direttamente da Trump.
Ucciso anche Abu Mahdi al-Muhandis, numero 2 delle forze di mobilitazione popolare (Hashd al- Shaabi), coalizione di milizie para-militari sciite pro-iraaniane attive in Iraq. Era stato lui, il 30 dicembre scorso, a spronare la folla ad assaltare l'ambasciata americana. Otto in totale i morti, numerosi i feriti.

"L'atto di terrorismo internazionale degli Stati Uniti con l'assassinio del generale Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaida, è estremamente pericolosa e una folle escalation", afferma il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif. "Gli Usa - ha continuaro - si assumeranno la responsabilità di questo avventurismo disonesto".
La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha chiesto tre giorni di lutto nel Paese, affermando che "una dura vendetta attende i criminali" e ora i motivi di resistenza a Usa e Israele raddoppieranno.