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"Casetta? Il forno": insulti alla Segre, esposto in Procura di "Odiare ti costa"

Querela-intera

TREVISO. "A casetta". E pubblica la foto di un forno. Questo un utente Facebook ha scritto su Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz. Uno dei tanti. Troppi, tanto che a causa dei messaggi di odio sui social e di Forza Nuova la Segre adesso deve girare con la scorta. Un'anziana donna con la scorta. 

E per chi ha lanciato l'iniziativa "Odiare ti costa", che presuppone una punizione penale per chi propala l'odio sulla rete, la misura è colma da tempo. Tanto che in procura a Treviso è stato depositato un esposto contro l'autore di quel commento contro la donne sopravvissuta all'Olocausto. A darne notizia è la scrittrice Michela Murgia, tra le prime ad aderire alla campagna: "Chi scrive è un uomo di Mogliano Veneto nato nel 1941. Un padre? Un nonno? Non lo sappiamo. Sappiamo solo che pensa di poter scrivere una cosa del genere senza subire alcuna conseguenza. Quanti commenti come questo avete letto negli ultimi giorni?", si domanda la Murgia, "È ora di fare qualcosa, di non considerarli normali, perché sono una marea e rendono impossibile la coesistenza civile e la vita quotidiana di moltissime persone. Per questa ragione Odiareticosta sta presentando esposto alla Procura di Treviso per propaganda di idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico nei confronti dell’autore di questo commento. È libertà di espressione? No, la Legge Reale - Mancino lo chiama reato d’odio. Oggi rischiamo di dimenticare la differenza, e questo può mettere seriamente in crisi la nostra democrazia".