ROMA. "Ho accettato con riserva l'incarico di formare un nuovo governo ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Così Giuseppe Conte, dalla tribunetta del Quirinale dopo il confronto con il Capo dello Stato. La maggioranza sarà sostenuta da Pd e Movimento 5 Stelle: "Mi confronterò con le forze politiche. Non sarà un governo contro, ma "per". Per rendere la nostra nazione più competitiva, solidale e inclusiva. Sarà un esecutivo nel segno della novità: è il momento di un'ampia stagione riformatrice, di rilancio e speranza che offra al paese risposte e certezze", ha spiegato il premier incaricato.
"Il Paese", ha aggiunto Conte dopo un lungo passaggio sulla centralità dei temi ambientali, "deve essere un modello di riferimento che non lasci che le proprie energie giovanili si disperdano fuori dai confini nazionali, un Paese attraente, con un Mezzogiorno rigoglioso, con una giustizia più equa e dove le tasse le paghino tutti ma le paghino meno".
"Ho vissuto già un esperienza di governo: ho superato i dubbi che aveva su una nuova, nella consapevolezza di aver sempre cercato di servire e rappresentare il mio Pese guardando solo al bene comune. Questi valori sono gli elementi di coerenza che mi porto dietro. Coerenza vorrò nella cultura delle regole e valori che hanno ispirato la mia azione", ha detto ancora l'avvocato nel suo discorso, "lavoro, rispetto delle istituzioni, laicità e libertà religiosa e, infine, la difesa degli interessi nazionali nel quadro della nostra collocazione euroatlantica. Il governo sarà concentrato sugli interessi dei cittadini".
"Questo è il momento del coraggio. Nei prossimi giorni tornerò dal presidente per sciogliere la riserva e proporgli i nomi dei nuovi ministri".