SAN PAOLO. L'Amazzonia brucia al ritmo di tre campi da calcio al minuto. Le fiamme avanzano da 17 giorni, tra appelli e mobilitazioni di personaggi politici, ambientalisti e perfino del Papa. Ma mentre il polmone del mondo, che produce il 20% di ossigeno nell'atmosfera - va a fuoco, il presidente del Brasile Bolsonaro commenta: "Non ho le risorse per spegnere tutti questi fuochi". E su Twitter va in scena un duro scontro tra quest'ultimo e Emmanuel Macron. "È una crisi internazionale: la nostra casa sta bruciando", scrive il presidente francese. Ma Bolsonaro lo accusa di cedere al "sensazionalismo per interessi politici": "Hai una mentalità colonialista".
Intanto tra la popolazione si scatena il dolore e la disperazione: un grido d'allarme è quello lanciato in un video da una donna indigena, di etnia Pataxò, che punta il dito sulla deforestazione incoraggiata dal presidente Bolsonaro in Amazzonia: "Guardate cosa stiamo perdendo. Per due anni abbiamo combattuto per preservare la nostra riserva e questi sono entrati e hanno bruciato tutto".
People are deliberately starting fires in the #AmazonRainforest to illegally deforest indigenous land for cattle ranching
— Sunrise Movement ? (@sunrisemvmt) August 21, 2019
Pataxó woman:
“These assholes came in and burned down [our reservation]... I want all of the media here to see this” pic.twitter.com/uGFp7RItHK