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La Marina militare: "Salvati 36 migranti che rischiavano di annegare, rispettate le leggi"

fulgosi

TRIPOLI. Trentasei migrati a bordo di un'imbarcazione che rischiava di affondare sono stati soccorsi questa mattina da un'unità combattente della Marina militare, nave Cigala Fulgosi, mentre svolgeva la sua missione al largo della Libia: l'unità navale lavora di copertura per  la Capri, che si trova ormeggiata nel porto di Tripoli, e opera a salvaguardia  del personale italiano presente a Tripoli nonché delle piattaforme estrattive dell’ENI presenti al largo delle coste libiche.

A dare la notizia del salvataggio è la stessa Marina militare: la nave, si legge in una nota, "a circa 75 chilometri dalla costa libica ha incontrato una piccola imbarcazione, con a bordo 36 persone sprovviste di salvagenti, che imbarcava acqua e che quindi era in procinto di affondare e le persone a bordo erano in imminente pericolo di vita". Tra i salvati ci sono due donne e 8 bambini. 

Particolare il passaggio nel quale la Marina specifica che "in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali, nave Cigala Fulgosi è intervenuta salvando gli occupanti per i quali è attualmente in atto la verifica delle condizioni di salute e delle relative identità, in stretto coordinamento con le competenti autorità nazionali". 

Già è arrivata la presa di posizione di Matteo Salvini, che non intende cambiare linea. "C'è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati, io porti non ne do - ha detto - Perché in acque libiche? Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pieno ramadan ha soccorso salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'interno che chiude i poti e qualcun altro che raccoglie i migranti. E' vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo".