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Salvini di nuovo indagato per i migranti, Di Maio: "Anch'io, ma non faccio Napoleone"

 

 

ROMA. Matteo Salvini indagato. Con lui anche l'altro vicepremier Luigi Di Maio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Per tutti l'accusa della Procura di Siracusa è di sequestro di persona per la vicenda della nave Sea Watch, trattenuta al largo tra il 24 e il 30 gennaio.Il pm Carmelo Zuccaro ha già chiesto l'archiviazione.

A dare notizia dell'inchiesta è lo stesso Salvini, durante una conferenza stampa a Monza: "Sono stato iscritto a giudizio per un altro reato, un altro sequestro di persona che avrei commesso dal 24 al 30 gennaio 2019 a Siracusa. Il procuratore Carmelo Zuccaro mi comunica questa cosa. Ha chiesto l’archiviazione ma anche l’altra volta era andata così. Sono nuovamente indagato ma finché faccio il ministro dell’Interno, i colleghi ministri possono dire quello che vogliono, anzi approfitto per rispondere a qualche ministro: per me i porti restano e resteranno chiusi. Possono aprire altri 18 procedimenti penali nei miei confronti, non cambio idea e non cambio atteggiamento", ha ribadito  Salvini. Ai cronisti che gli chiedevano se le ultime polemiche possano portare a una crisi di governo, Salvini ha risposto: "Non lo so, io non cambio idea".

Inevitabile la replica di Di Maio: "Ho letto dell’indagine a carico del ministro Salvini, io ieri ho ricevuto la stessa notifica. Sono indagato, ma non mi sento Napoleone. Questo è un momento molto importante per il nostro Paese, quindi lavoriamo con il massimo del supporto".