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L'8 marzo secondo la Lega di Crotone: "Il ruolo della donna? Sostenere la famiglia"

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CROTONE. A Crotone, in Calabria, c'è la Lega Nord. E i suoi militanti (quelli più giovani, tra l'altro) credono che il ruolo "naturale" della donna sia quello di "promuovere e sostenere la famiglia" e che "la cultura che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna" contribuisca a denigrarle. Questo, almeno, è quanto si legge nel manifesto pubblicizzato sulla loro pagina Facebook, in vista dell'8 marzo, la festa delle donne. "Chi offende la dignità delle donne?" è la domanda che si sono posti i giovani salviniani di Crotone. Ed ecco che viene stilato un identikit in sei punti da leggere davanti a una tazza di camomilla, perché ti catapulta dal 2019 direttamente nel Medioevo.

Nel volantino, che sarà distribuito in un gazebo della città l'8 marzo, si usano toni sessisti ed evidentemente non progressisti per raccontare la "missione" delle donne nella società "da compiere per il futuro e la sopravvivenza della nazione". L'autodeterminazione? È un'offesa alla loro dignità. E chi strumentalizza la donna come anche gay e migranti solo "fare la rivoluzione"? Li denigra e basta. Oltre, ovviamente, alle altre polemiche già viste dei leghisti sull'utero in affitto, e la classificazione di "mamma" e "papà" come genitori tradizionali. "Abbiamo dovuto rileggerlo 6 volte e controllare che non fosse un fake. Abbiamo dovuto prendere un Plasil", scrivono I sentinelli di Milano. E in pochi minuti fioccano le polemiche. L'importante, comunque, secondo i giovani leghisti di Crotone, è difendere il ruolo "naturale" della donna: quello di "promozione e sostegno della vita e della famiglia". In parole povere, state a casa ragazze, mamme e madri, che di persone ambiziose ne abbiamo già troppe.