STOCCOLMA. I socialdemocratici mai coì giù pur restando il primo partito, l'estrema destra continua ad avanzare senza però sfondare, mentre sono in crescita i piccoli partiti. Gli exit poll in Svezia offrono mezze sorprese e la conferma di una crisi del centrosinistra. Il partito del premier Stefan Lofven si sarebbe fermato a il 25,4% e il 26,2%, ai minimi storici dal 1908, meno cinque punti rispetto al 2014. L'estrema destra di Jimmie Akesson, con posizioni fortemente anti-immigrati ed euroscettiche avanza, non va oltre quota 20% mentre guadagnano consensi gli ex comunisti di Sinistra che arriverebbero al 9-9,8%, quasi raddoppiando i loro voti. Avanzano anche anche il partito di centrodestra, Centro, e i cristiano-democratici.
"La Svezia patria del multiculturalismo e modello della sinistra, dopo anni di immigrazione selvaggia ha deciso finalmente di cambiare", commenta il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini. "Ora anche lì dicono no a questa Europa di burocrati e speculatori, no ai clandestini, no all’estremismo islamico. La forte affermazione di Jimmie Åkesson è l’ennesimo avviso di sfratto ai Socialisti: a maggio, alle elezioni Europee, completeremo l’opera del cambiamento fondato sui valori del lavoro, della sicurezza e della famiglia".
Svezia, estrema destra avanti ma sotto il 20%. Salvini: avviso di sfratto per i socialisti
- Redazione