In Sardegna

Caccia alla volpe limitata, l'ira delle doppiette: "Troppe e dannose, vanno abbattute"

CAGLIARI. Il calendario venatorio è stato approvato. Ma la limitazione imposta sulla caccia alla volpe (vietato, adesso, farla con il sistema della battuta) fa infuriare i componenti dell'associazione "Caccia, pesca e ambiente" presieduta da Marco Efisio Pisanu: "Nemmeno l'Ispra aveva mai avuto niente da ridire. Poi sono arrivate altre due associazioni e hanno chiesto l'eliminazione di questa possibilità. Stucchevole", dice.

 

 E spiega perché ritiene importante che le volpi vengano abbattute: "La Sardegna è sovrapopolata", dice Pisanu; "le volpi sono le maggiori portatrici di trichinellosi e sono gli stessi allevatori e proprietari dei terreni a chiedere che vengano cacciate". 

 E se Pisanu si lamenta della limitazione su un diritto dato per acquisito, gli ambientalisti sono pronti a contestare l'intero impianto del calendario appena approvato. Wwf, Lipu e Italia Nosta pensano a un ricorso al Tar: "La stesura del calendario relativo alla prossima stagione di caccia nell’isola “vede disattese tutte le richieste dell’ISPRA e dello stesso Ministero Ambiente, a cui è affidata la competenza in materia di tutela ambientale in via esclusiva dallo Stato, come recita l’art.117, secondo comma, lettera s della Costituzione”, affermano le tre associazioni ambientaliste, che valuteranno la possibilità di un ricorso al TAR sul calendario venatorio 2018/19".