CAGLIARI. È curioso, ma anche parecchio insolito, osservare in questa giornata temperature di Cagliari e hinterland inferiori di quelle registrate in località prossime al circolo polare artico. Se nel pomeriggio a Cagliari i termometri hanno fatto fatica a valicare la soglia dei 30°C attestandosi in media attorno ai 28°C, in alcune stazioni di rilevamento della Norvegia, della Finlandia e della Russia nord occidentale, fino a latitudini prossime al 65° nord, le massime hanno persino raggiunto i 32°C. L'evento è meritevole di essere ricordato perché estremamente raro in questo periodo dell'anno e reso possibile solo per una concomitanza di eventi particolari.

Da una parte, sul Cagliaritano, nubi compatte con deboli venti al suolo da maestrale hanno permesso all'aria fresca subentrata nella notte di stazionare nei bassi strati, dall'altra, sulla penisola scandinava e Russia nord occidentale un'anomala struttura di alta pressione che persiste da parecchi giorni e che è responsabile della più forte ondata di calore degli ultimi 30 anni. Pensate che nella giornata di martedì la colonnina di mercurio è riuscita a sfondare il muro dei 33°C oltre il 70° nord, valori superiori alle medie locali anche di 16°/18°C e mai registrati nelle serie storiche.