BARESSA. Un'intera comunità mobilitata per cercare di contrastare il provvedimento del giudice di Viterbo che ha stabilito l'affidamento al padre della bimba di due anni contesa: il piccolo paese di Baressa (e non solo) si è schierato con la mamma, che questa mattina assieme alla piccola è stata prelevata nella sua casa dai carabinieri e trasferita alla stazione di Mogoro. La donna ha dovuto fare ricorso alle cure mediche, tanto che all'esterno della caserma è arrivata anche un'ambulanza.
Particolarmente attiva sulla vicenda la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Oristano Patrizia Cadau, che a fine mattinata ha raccontato: Sono fuori casa di Michela. A Baressa. Sono riuscita a parlare con lei tramite cellulare. Le autorità sono intenzionate a portare via la bambina. Michela è barricata in camera sua, con la figlia. Fuori dalla sua porta ci sono otto agenti (carabinieri, ndr), tra cui alcuni in divisa. Vogliono portare via la piccola separandola dalla madre e impedendo che lei possa accompagnarla. Michela è riuscita a contattarmi attraverso il telefono della sorella, che è con lei. Mi ha detto che le è impedito mettersi in contatto con chiunque, e al momento dato il forte stato di stress e violenza cui è sottoposta, viste le circostanze, ha necessità di un medico. Qui fuori ci sono otto mezzi della forze dell'ordine, con gli agenti per il servizio d'ordine pubblico".