CAGLIARI. La scuola di specializzazione chiude e i medici sardi sono costretti a emigrare. Per il secondo anno consecutivo il Miur ha bocciato la scuola di Chirurgia Generale dell’università di Cagliari. E questa volta è un boccone troppo amaro da mandar giù. Il Ministero non concede l'accreditamento, così non si può far altro che chiudere e costringere gli aspiranti chirurghi a studiare altrove, lontani dalla propria città. E le conseguenze saranno pesanti non solo per loro: a denunciarlo è il coordinatore del dipartimento Università FGU, Arturo Maullu. "Quest’anno, nonostante gli sforzi fatti dal Rettore, dal Direttore della Scuola e devo aggiungere anche della O.S. che rappresento con alcuni incontri al MIUR tra lo scrivente ed il Direttore Generale del Dipartimento Università che si era formalmente impegnato a risolvere il problema, assistiamo invece all’ennesima beffa". Secondo Maullu tutti i dati forniti all'Osservatorio per rete formativa, numero e tipologia di interventi avevano numeri più che sufficienti. Ma il risultato è stato lo stesso: "Gli effetti saranno devastanti poichè la nostra Regione è già carente di personale medico e molti per formarsi dovranno emigrare. A pagare le conseguenze di tutto ciò saranno, oltre ai medici in formazione specialistica che dovranno emigrare, anche i medici in servizio che avranno un carico di lavoro sempre maggiore, ma soprattutto i pazienti perché non ci sarà più un numero di medici adeguato alle necessità assistenziali".
Il Miur boccia (di nuovo) la scuola di chirurgia di Cagliari: "Effetti devastanti"
- Marzia Diana