ROMA. “Oltre la metà dei partecipanti ai corsi di formazione di Lavoras sono immigrati richiedenti asilo e non disoccupati sardi. Dalla sinistra nuovo schiaffo ai poveri dell’Isola”. Sono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Truzzu, Lampis, Fuoco e Orrù, a segnalare con un’interrogazione questa anomalia nella composizione delle classi dei corsi e i rischi sia per la didattica che per il successivo inserimento occupazionale dei partecipanti.
“Diverse agenzie formative, che in collaborazione con alcune imprese del settore ricettivo e della ristorazione hanno partecipato al bando Lavoras con l'obbiettivo di formare e certificare le competenze di giovani da avviare al lavoro in cucina e in sala, si sono viste mandare dai Centri per l’impiego numerosi immigrati richiedenti asilo”, spiega Paolo Truzzu. “Così tanti che più della metà dei partecipanti ai corsi risultano essere stranieri e alcune classi sono costituite esclusivamente da immigrati”.
“Gli immigrati, infatti, non rientrano in questa categoria, perché per esserlo devono poter certificare di possedere quantomeno la licenza media, mentre per gli stranieri il possesso di questo titolo o manca o non è verificabile”, continuano Lampis e Truzzu.“Questa situazione fuori dalle regole è un’offesa nei confronti dei tanti disoccupati sardi e va bloccata immediatamente!” attaccano “È solo un intervento ideologico, finalizzato a favorire l'occupazione dei richiedenti asilo, piuttosto che quella dei nostri giovani in difficoltà”, concludono i consiglieri di Fratelli d’Italia.