CAGLIARI. Disco verde dal Consiglio regionale alla legge sulla limba sarda. Con 25 voti a favore e 20 contrari l'Aula di via Roma ha approvato il testo unico che per la prima volta nella storia dell'Autonomia disciplina in maniera organica la politica linguistica regionale. Il provvedimento, composto di 41 articoli, riconosce lo status ufficiale all'idioma isolano e alle sue varianti storiche e 'alloglotte': logudorese e campidanese da un lato, gallurese, catalano, sassarese e tabarchino dall'altro. Scopo della normativa è quello di tutelare la limba sarda promuovendone l'utilizzo nella pubblica amministrazione e nei media e lo studio nelle scuole.
Per elaborare una norma ortografica di riferimento il testo presentato dal consigliere di Art.1-Mdp Paolo Zedda individua come organo centrale una Consulta de su sardu costituita da trenta componenti chiamati a supervisionare l'applicazione della nuova politica linguistica e affiancare la Regione nell'applicazione della normativa: "Per me - scrive Zedda su Facebook - è un grande risultato, il primo fine della mia candidatura in Consiglio regionale. Oggi posso dire, in coscienza, che il mio sforzo in questa avventura non è stato vano".