CAGLIARI. Ha la barba da vecchio lupo di mare. E anche le uniformi. Ma Emilio Pedani, livornese di 45 anni trapiantato a Cagliari, non è un comandante della marina militare. E nemmeno di quella mercantile. Ma non è neppure il braccio destro dell'armatore di Moby e Tirrenia Vincenzo Onorato. Eppure si qualificava così, a seconda del contesto. Perché aveva necessità di accreditarsi per mettere a segno le truffe scoperte dai carabinieri della stazione di Villanova (QUI LA NOTIZIA).
Pedani si faceva chiamare il "comandante". Come tale, ufficiale di peso nella flotta napoletana, si è presentato anche al suo attuale padrone di casa: peccato che da marzo, a quanto pare, non paghi l'affitto di quell'appartamento alla Marina. E chi ha firmato il contratto con lui ha già intentato la causa per ottenere lo sfratto. Nella vicenda ha fatto da intermediario un vero dipendente della Tirrenia, totalmente all'oscuro delle manovre della persona per la quale ha lavorato. Perché Pedani è un uomo dalle mille attività. E non tutte, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sono limpide e cristalline. Anzi.
Gli inquirenti hanno scoperto un'incredibile serie di raggiri. Che passavano anche da un'associazione, la Progetto Nuraghes, che ha sede nella casa non pagata: si dovrebbe occupare di avvicinare al mare i bambini disabili. Pedani si era anche rivolto a un consorzio di b&b cagliaritani promettendo l'arrivo di 600 bimbi con problemi, attraverso un suo progetto. Ma pare si trattasse anche in questo caso di promesse da marinaio sulla pelle dei disabili. Come quelle fatte ai responsabili della Lega navale, dove Pedani si è infilato proponendo dei lavori. O quelle a un'impresa di pulizie che ha coinvolto in uno dei suoi business: gli operatori non avrebbero mai visto un centesimo. Così come i proprietari dei ristoranti dove il toscano ha organizzato delle cene con invitati di tutto rispetto: nessuno ha mai saldato il conto.
Tutti si fidavano delle divise indossate da Pedani. Le stesse che i carabinieri gli hanno trovato in casa. Le possedeva senza averne titolo. Non ha la qualifica di comandante, Pedani, che usava la rispettabilità che si portano dietro gradi e mostrine anche per chiedere contributi a enti pubblici o organizzare eventi di beneficenza. Come quello programmato per la fine del mese, nel quale aveva coinvolto autorità civili e di polizia. "Poliedrico": così l'hanno definito i militari che lo hanno incastrato, scoprendo nella sua abitazione anche documenti che servivano, anche quelli, per accreditarsi in molto ambienti. Finora le truffe accertate sono circa una dozzina, per un ammontare di circa 100mila euro. Ma i carabinieri sono sicuri: finora è emersa solo una parte dei raggiri messi a segno a Cagliari dal "comandante" Emilio Pedani.