CAGLIARI. Così come accaduto nei giorni scorsi, anche questo pomeriggio si è rivelato particolarmente instabile sulla Sardegna. La presenza di aria fresca e secca in quota e il contemporaneo riscaldamento diurno dei bassi strati atmosferici ha innescato diffusi temporali nelle zone interne, rapidamente evoluti in autentici nubifragi accompagnati da forti raffiche di vento e grandinate.
È interessante, e anche particolarmente didattico, osservare la moviola satellitare del primo pomeriggio per capire in che modo sono evolute le principali strutture temporalesca. Una prima cella si è innescata, poco prima delle 14, tra Barbagia di Seulo, Sarcidano, Trexenta, Gerrei e Marmilla scivolando, sospinta dalle correnti in quota settentrionali, verso il medio Campidano.
Qui, le correnti discendenti del temporale, aprendosi a ventaglio nell’impatto al suolo (outflow) hanno contribuito notevolmente ad innalzare verso l’alto masse d’aria caldo umida favorendo la nascita di una seconda e più intensa cella che, dopo essersi accanita sul Villacidrese, è scivolata verso il Sulcis Iglesiente indebolendosi lentamente. Notevoli gli accumuli pluviometrici. A Villacidro, in circa 40 minuti di precipitazione, sono caduti 80 mm. Seguono i 38,8 mm di San Basilio, i 35,4 mm di Mandas, i 32,8 mm di Villanovatulo e i 32,6 mm di Furtei. Stando agli ultimi aggiornamenti modellistici anche nel pomeriggio di domani saranno possibili diffusi temporali che, in virtù degli elevati indici di instabilità, risulteranno ancora localmente a carattere di nubifragio.