CAGLIARI. “Se la Sardegna diventerà protagonista delle scelte sui trasporti marittimi non è certo per le benevole concessioni del signor Onorato della Moby-Tirrenia ma perché un intero popolo ha deciso di liberarsi di un sistema che ha mortificato il diritto alla mobilità dei sardi e compresso le potenzialità economiche della nostra Isola”. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia entra nella querelle tra la Regione e l'armatore napoletano di Tirrenia Vincenzo Onorato annunciando la presentazione di un disegno di legge per il passaggio delle funzioni e delle risorse relative alla continuità marittima dallo Stato alla Regione.
"Nel 2013 - ricorda il parlamentare azzurro - la mia giunta fece la prima breccia ottenendo una sentenza vittoriosa davanti alla Corte costituzionale: da allora la Sardegna non può più essere esclusa dalle decisioni sui trasporti marittimi. Ora vogliamo fare il passo successivo e diventare veramente protagonisti della nostre scelte. Per questo - prosegue Cappellacci - ho presentato una proposta di legge per arrivare ad un traguardo storico: il trasferimento delle funzioni e delle risorse relative alla continuità marittima dallo Stato alla Sardegna. È una battaglia di tutti i sardi liberi che vogliono navi al servizio della Sardegna e non più la Sardegna al servizio delle navi".
Proprio questa mattina Onorato aveva tentato di gettare acqua sul "fuoco dello sterile albero delle polemiche" chiarendo la posizione dell'azienda sull'annunciato trasferimento della sede legale di Tirrenia da Cagliari a Milano: "Tirrenia Cin per pochi mesi trasferirà la sua sede legale a Milano, per consentire tutti gli adempimenti preliminari alla fusione con Moby nei tempi i più stretti possibile - spiegava l'armatore partenopeo - condizione questa che non sarebbe stata così certa e rapida mantenendo le sedi legali separate". Stando a quanto lo stesso Onorato assicura, l'operazione - oggetto dell'incontro di martedì prossimo fra i vertici di Tirrenia e l'assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu - "produrrà per la Sardegna solo effetti positivi a partire da quelli fiscali".