OLBIA. L'avvertimento c'era stato, anche alcune settimane prima. Il caso dei bambini esclusi da scuola e dalla gita negli ultimi giorni a Palau e alla Maddalena ha fatto scoppiare la polemica tra genitori e azienda sanitaria di Olbia. L'Ats-Assl della città replica alle accuse di mancato preavviso e precisa che, in realtà, in entrambi i casi vi erano state continue comunicazioni (con tanto di raccomandata con ricevuta di ritorno) per sollecitare i genitori a far vaccinare i figli come previsto dalla legge. La conseguenza, in caso contrario, era chiara: l'esclusione da scuola. "Nonostante i vari contatti, anche telefonici, e i vari appuntamenti - spiega in una nota l'Ats - i bambini non sono stati portati negli ambulatori vaccinali della Assl di Olbia". Niente documentazione niente scuola. E nel caso del bimbo di sei anni della Maddalena spiega: "Il servizio di Igiene pubblica della Assl di Olbia ha inviato almeno 7 comunicazioni formali alla famiglia".
Se il bambino fosse stato impossibilitato per altri motivi di salute, invece, sarebbe bastato un certificato: "In quel caso, come ribadito più volte ai genitori, sarebbe stato sufficiente un certificato di esonero alla vaccinazione per ragioni sanitarie (rilasciato da uno specialista o dal pediatra di libera scelta) che deve esser inviato alla scuola e alla Assl di competenza per le eventuali verifiche del caso".