LACONI. “Il tartufo sardo è un prodotto ancora poco conosciuto e sicuramente da valorizzare ma possiamo farlo da subito, partendo dalla nostra normativa forestale e impegnandoci nell'approvazione di una legge apposita sulla quale avevamo già dato ampia disponibilità in consiglio regionale. Nella legge regionale 8 del 2016 avevamo infatti previsto che la Regione dovesse favorire anche l’attività di utilizzo dei prodotti secondari del bosco e avevamo posto in carico alla nascente agenzia Forestas obiettivi di tutela degli ecosistemi forestali e non, e la disciplina della raccolta dei prodotti del bosco legnosi e non, tra cui i frutti del bosco, i funghi e i tartufi spontanei”. Così l'assessora della Difesa dell'ambiente, Donatella Spano, oggi a Laconi per il convegno “Il Tartufo – Un tesoro Made in Sardegna” organizzato dall'amministrazione comunale, dalla Pro Loco locale, dall’agenzia Forestas e dall'associazione Tartufai della Sardegna.
Nella giornata moderata dal direttore generale di Forestas, Antonio Casula, l’assessorE Spano ha ricordato il ruolo giocato dalla Regione anche tramite Laore e sottolineato il massimo ascolto dei territori per arrivare a una legge specifica e a un regolamento attuativo che prevedano la disciplina della tartuficoltura in aderenza con le disposizioni della Legge forestale regionale e del Piano nazionale del tartufo, recentemente adottato dal ministero delle Politiche agricole e forestali. “La produzione dei tartufi naturali e coltivati – ha concluso la titolare dell’Ambiente – può diventare un’eccellenza dalle straordinarie potenzialità della nostra isola, sia dal punto di vista naturalistico che di sapere scientifico e di coinvolgimento degli attori economici locali”.