CAGLIARI. Lotta alla peste suina, oggi in Baronia sono stati uccisi 205 maiali allo stato brado, mai sottoposti a controlli sanitari. L'unità per l'eradicazione delle peste suina in Sardegna ha colpito in territorio di Irgoli, nelle località “Pauledda”, “Sos Fonnesos” e “Don Zizzu”, dove sono stati "depopolati" (si legga uccisi) 179 capi, mentre a Loculi, in località “Neulota”, sono stati abbattuti 7 suini. Gli animali erano di proprietà ignota. Discorso diverso a Orosei, in località “Su Trechesi”, dove sono stati invece abbattuti 19 capi, non confinati e non registrati, individuati all’interno di una tenuta privata. All’allevatore è stata comminata, così come previsto dalla normativa nazionale, una multa da 10mila euro. Sono al vaglio delle autorità ulteriori azioni penali anche per le pessime condizioni di detenzione, e quindi per i maltrattamenti e le mutilazioni su orecchie e muso, a cui erano sottoposti gli animali.
Le operazioni di oggi sono la prima azione in larga scala che coinvolge la Baronia da quando, lo scorso dicembre 2017, è iniziata l’ultima fase di depopolamenti ancora in corso. Da allora sono stati abbattuti 2115 suini irregolari su tutto il territorio della Sardegna e in particolare: Nuorese, Ogliastra, Baronia.
Intanto a Santa Giusta si è svolto il convegno il convegno dal titolo “Suinicoltura 2.0. Innovazione nella tradizione. L’alba di un nuovo sviluppo”. Qui il capo dell'unità di eradicazione della peste suina, Alessandro De Martini, ha detto: “Sono stati tre anni difficili dove abbiamo dovuto portare avanti una battaglia culturale e di legalità – ha osservato De Martini –. Ci siamo confrontati con tutti i portatori di interesse dagli allevatori legali agli amministratori locali, passando per le associazioni di categoria e per chi purtroppo non aveva colto le numerose opportunità perse a causa del persistere della malattia dei suini e continuava a operare nell’ombra. Abbiamo quindi collaborato con i cacciatori per monitorare il virus nei cinghiali e oggi possiamo dire di aver raggiunto un buon risultato che ci fa ben sperare: una riduzione dei focolai nei suini domestici del 90% e nel selvatico del 64%. Anche sul versante dell’opinione pubblica – ha concluso il responsabile dell’UdP – siamo riusciti ad avere il sostegno della stragrande maggioranza dei cittadini che hanno compreso come dietro l’angolo dell’eradicazione della PSA ci attende un nuovo sviluppo economico con enormi potenzialità di crescita in termini di ricchezza e di occupazione”.