CAGLIARI. Le avvocate sarde guadagnano la metà dei colleghi uomini. Lo rivela uno studio realizzato dall'Associazione degli studi legali associati (Asla). Sono 5244 gli avvocati in Sardegna e Cagliari è la prima provincia con 2693 iscritti alla Cassa Forense. Il dato emerge da “I numeri dell’avvocatura”, documento redatto annualmente dalla Cassa Forense, che evidenzia che al 31 dicembre 2017 gli avvocati residenti in Italia sono oltre 242 mila, lo 0,4 per cento in più rispetto all’anno precedente - pari a circa 1000 professionisti - ma in flessione rispetto alla media degli ultimi anni del tasso di crescita degli avvocati iscritti agli albi.
La Sardegna conta un numero di avvocate inferiore a quello dei colleghi uomini, 2595 contro 2649, e fa registrare anche il forte divario reddituale tra avvocate e avvocati riscontrabile anche su base nazionale: il reddito medio delle avvocate è infatti di 19.049 euro annui contro i 35.896 euro degli avvocati. L’Ordine che conta il maggior numero di professionisti è quello di Cagliari che, con 2693 avvocati, supera quelli di Sassari (1134) e Tempo Pausania (480): di seguito l’elenco degli ordini:
ORDINI |
DONNE |
UOMINI |
TOTALE |
Cagliari |
1355 |
1338 |
2693 |
Lanusei |
61 |
71 |
132 |
Nuoro |
205 |
230 |
435 |
Oristano |
189 |
181 |
370 |
Sassari |
538 |
596 |
1134 |
Tempio |
247 |
233 |
480 |
I dati della Cassa Forense sono stati letti e analizzati da Asla (Associazione Studi Legali Associati) – che con quasi cento Studi membri tra i più importanti d’Italia dal 2003 promuove una cultura moderna della professione legale – in occasione del lancio di “Asla Diritto al Futuro”, il primo evento in Italia dedicato agli avvocati del futuro che si svolgerà a Palazzo Mezzanotte a Milano il prossimo 18 maggio.
La distribuzione dei professionisti all’interno dello Stivale non risulta omogenea, è infatti molto variabile a livello territoriale: si passa da oltre sette avvocati ogni mille abitanti in Calabria ai 3,4 della Lombardia. Mediamente un avvocato in attività al Sud e nelle Isole guadagna 33 mila euro in meno rispetto a un professionista attivo al Nord, divario che diventa ancor più rilevante se si calcolano esclusivamente i redditi medi degli avvocati uomini: 30.933 euro annui per un avvocato attivo nel meridione, 59.291 per chi lavora al Centro e 78.673 per il Nord.
Le regione più ricca è la Lombardia dove, in media, si guadagnano 67.382 euro all’anno. Seguono il Trentino con 63.576 euro, quindi Veneto (48.123), Valle d’Aosta (47.673), Lazio (47.155), Friuli Venezia Giulia (46.862), Liguria (46.444), Piemonte (46.251) ed Emilia Romagna (44.912). Fanalino di coda la Calabria dove si guadagnano mediamente 17.587 euro all’anno; meglio, ma di poco, il Molise (19.501) la Basilicata (20.691) e la Sicilia (22.131).
In crescita, anche se di poco, il volume d’affari dell’avvocatura italiana che, dopo alcuni anni di recessione, è tornato in positivo dello 0,2 per cento. La fascia d’età più redditizia rimane quella dei professionisti tra i 65 e i 69 anni; inusualmente in aumento il volume d’affari degli avvocati over 74 e della fascia under 30-39.
La Campania, con 34.330 avvocati, conta il maggior numero di professionisti sul territorio regionale, il 14,2 per centodel computo nazionale; seguono la Lombardia (33.601) e il Lazio (33.371). Molto distanti tutte le altre regioni: in quarta posizione si piazza la Sicilia con il 9,5 per cento (23.095), poi la Puglia con il 9 per cento (21.693), Emilia Romagna (13.478), Calabria (13.310), Toscana (12.257) e Veneto (12.212). Fanalino di coda la Valle d’Aosta con 173 avvocati, solo lo 0,1 per cento del totale, poi Molise (1580) e Trentino Alto Adige (1.874).