In Sardegna

Cgil-Abbanoa, il braccio di ferro continua: "Prima il piano ferie, poi la riorganizzazione"

Filctem-Cgil

CAGLIARI. Va avanti il braccio di ferro tra lavoratori e vertici di Abbanoa e resta in piedi lo stato di agitazione proclamato lo scorso 27 marzo nonostante i tentativi di conciliazione giovedì in prefettura. Il prossimo appuntamento è fissato per martedì quando i sindacati si siederanno al nuovo tavolo di confronto, questa volta solo con l’azienda, per chiarire ancora una volta le ragioni della mobilitazione e i passi avanti richiesti per superarla.

“Ad Abbanoa chiediamo prima di tutto di rispettare accordi già firmati e mai rispettati - spiega il segretario Filctem Cgil Francesco Garau - la riorganizzazione potrà passare solo se contestuale a un impegno serio sulla rivisitazione degli accordi sugli inquadramenti dei lavoratori di tutti i settori dell’azienda, sulla pianificazione del piano ferie che non è mai stata fatta e sullo scongelamento dei 24 livelli professionali bloccati da due anni”.

Il riferimento va alla riorganizzazione proposta dall’azienda in continuità con le regole imposte dal decreto Madia, una proposta respinta dalle assemblee dei lavoratori che hanno invece tirato in ballo le diverse inadempienze di Abbanoa nell’attuazione di altri accordi firmati con i sindacati in passato e su altre questioni come inquadramenti, straordinari, ferie e persino provvedimenti disciplinari comminati con troppa disinvoltura. Il nodo quindi è questo: prima gli impegni già presi, poi la riorganizzazione. Ne va della qualità del lavoro e dei servizi al cittadino. L’auspicio è che martedì si trovi finalmente l’accordo.