CAGLIARI. Sardinia non est Imperium Romanum. Parola di Cicerone. A rivelarlo è Attilio Mastino, ex Rettore dell'Università di Sassari e titolare della cattedra di Storia romana nell'Ateneo turritano. “Per un paradosso della storia - scrive Mastino - proprio Marco Tullio Cicerone, accerrimo nemico dei Sardi, attribuiva loro la condizione di natio (nazione)”.
Ma cosa si intende esattamente con questo termine? “Si coglie il senso dell’utilizzo del termine natio quando veniva impiegato per indicare - con una sfumatura culturale e identitaria - l’insieme dei popoli che occupavano la provincia della Sardinia, isola che anche come entità geografica non veniva considerata facente parte dell’Italia romana, in quanto organizzata attraverso una propria lex provinciae e sottoposta originariamente all’imperium di un magistrato”.
“Su un piano psicologico – spiega Mastino - la menzione epigrafica della natio, così frequente nel secondo secolo, potrebbe essere l’eco di una lontana e forse inconfessabile nostalgia di personaggi che, pur vivendo a distanza, continuavano a guardare alla loro patria lontana, alla loro terra di provenienza (…) Di conseguenza si è esplicitamente natione Sardi solo quando si vive fuori dalla Sardegna”.
E pazienza se per Cicerone i sardi - discendenti dei Cartaginesi mescolati con la stirpe africana - erano nient'altro che un popolo selvaggio ed ostile dalla lingua incomprensibile: già da allora, Sardinia non erat Imperium Romanum.