CAGLIARI. Prima Tomaso Locci, sindaco di Monserrato, che due giorni fa si è visto recapitare alcuni proiettili. Poi Cristiano Carrus, primo cittadino di Cabras: a lui è stata spedita una lettera con su scritto "Attento, non scherziamo". Nel frattempo - ma trapela solo in queste ore - anche il collega di Bitti, Giuseppe Ciccolini: in paese sono comparse delle scritte minacciose. "Ciccolini sei morto". Ma anche "Ciccolini, Pala, Buffoni: bum". Ancora minacce nei confronti degli amministratori sardi. I messaggi contro il primo cittadino del centro del Nuorese sono comparsi sui muri di alcune strade e sono stati scoperti nei giorni scorsi, il 22 aprile: nel mirino sono finiti anche il vicesindaco Giuseppe Pala e il consigliere di maggioranza Giuseppe Buffoni.
Ormai all'Anci Sardegna, l'associazione che riunisce i Comuni, sono quasi stanchi di dover scrivere sempre lo stesso comunicato di solidarietà: "Anci Sardegna chiede a tutti gli attori istituzionali (Prefetti, forze dell'ordine, regione) un impegno straordinario per fermare questa tendenza criminale: più forze dell'ordine nei territori marginali, maggiori strumenti di controllo e repressione, riconoscimento della funzione del sindaco e maggiori strumenti operativi a disposizione, completamento del programma sulla videosorveglianza, investimenti in cultura e istruzione". Frasi ormai all'ordine del giorno, come le minacce contro i sindaci dei paesi della Sardegna.
Il post di Cristiano Carrus sulle minacce ricevute